Cerchiamo continuamente di avvicinare il nostro interlocutore alla più reale forma di comunicazione, tentando perfino di farlo entrare "nelle nostre scarpe" per poter capire esattamente cosa si prova ad indossare le vesti di chi ti sta offrendo un servizio, un bene, una prestazione...certamente perché coinvolgerlo emotivamente è il modo più efficace per arrivare a convincere lui, anzi la sua mente, che vuole vivere quell'esperienza una volta ancora, magari due....fino a non poterne più fare a meno.
Abbiamo cercato le più svariate forme di comunicazione abbandonando quasi completamente tutto ciò che è associabile al cartaceo perchè inevitabilmente non permette di entrare in quella realtà parallela che solo usando tutti i 5 sensi (e forse anche un sesto nascosto) dà la possibilità di sentirsi parte di un progetto, evento o servizio.
Stiamo riscoprendo quindi il video, la tridimensionalità è ormai superata e tendiamo sempre di più a metterci al centro dell'oggetto dei nostri desideri fino a volerlo toccare gestendolo semplicemente con lo sfiorare delle nostre dita.
Di recente ho visitato Barcellona, magnifica nel suo essere così contemporanea e allo stesso tempo ricca di storia da raccontare. L'inconfondibile mano di Gaudì si percepisce ad ogni passo, lungo tutte le vie della città fino in spiaggia. Gaudì che ha lasciato in eredità un patrimonio inestimabile di arte e cultura, lo si può ritrovare all'interno di Casa Batllò attraverso un piccolo monitor che permette al visitatore di vivere l'esperienza di un tour virtuale, addentrandosi nelle stanze più segrete, camminando tra tartarughe marine e porte magiche, avvolgendo l'ospite in un'aurea di magia e natura.
Questo esempio ci permette di capire come "vivere l'esperienza" di un bene, un servizio, un prodotto o...semplicemente un museo....trasforma ogni momento in un ricordo indelebile che ci porterà per molto tempo a ripensare a quanto vissuto.
Si dice che "Non c'è una seconda occasione per fare una buona prima impressione", se poi la prima impressione lascia senza fiato....Centro!
Torniamo ad una dimensione più palpabile...Apple insegna ormai da tempo che vogliamo essere stupiti, scioccati...vogliamo rimanere senza fiato e non ci accontentiamo mai. Vogliamo le foto ma anche i video, vogliamo un ricordo ma che non sia statico...e quindi...ecco che appare un telefonino che permette di dar vita alle immagini trasformandole per alcuni istanti in realtà.
"Così ogni volta che fai una foto è molto più di una semplice foto...."
Ma nella nostra quotidianità chi è depositario della più fantastica forma di comunicazione? I bambini.
La mia piccola grande bimba, Aurora, quest'anno sta affrontando a scuola il tema "con il naso all'insù", scoprendo il meraviglioso universo che naviga silenziosamente sulle nostre teste, il cielo, il sole, le nuvole ma anche uccellini, farfalle, coccinelle....Presto andrà in gita al museo del volo, toccando con mano quello che fino ad ora era stata solo una fantasia, disegno, una visione lontana, un mezzo di trasporto. E poi le farò vivere un inconfessabile sogno....saliremo su una mongolfiera....una realtà immaginaria che diventa viva e reale....senza l'artificio di alcun mezzo digitale, solo pura e semplice realtà.
Anche questa è esperienza....perché per loro, così piccoli e affamati di conoscenza, la percezione del concreto è fondamentale per crescere nel nostro mondo di grandi ricercatori di immagini e contenuti astratti e virtualmente emozionali. L'emozione del bambino è lì davanti ai nostri occhi.
Eccoci.....nuovamente..... con un' unica sola parola che vibra sulle nostre labbra.....WOW!