Paura dei Contenuti? Provaci!

Un'analisi sull'uso dei contenuti social.

Mi fermo ad osservare come usate gli smartphone e spesso mi accorgo che con il dito continuate a far scorrere le pagine velocemente…alla ricerca di qualcosa di interessante, simpatico, divertente…provo ad immaginare dove vi soffermerete e quale social stia attirando la vostra attenzione.


Forse l’ultimo video di “Casa Surace” o una massima del “Milanese Imbruttito”, magari una video ricetta da cui prendere spunto per la cena o solo la ricerca di una bella serata da trascorrere lungo il Naviglio.

E poi ci sono loro, di solito li riconosco al primo sguardo, sono su Linkedin e alternano annunci di lavoro alla lettura di argomenti più “business“…sfortunatamente inciampano nell’ennesima frase/citazione che non dice niente, a volte non ha nemmeno troppo senso e giace lì in attesa di essere consigliata dal primo mal capitato.

E anche io ci inciampo spesso chiedendomi se è veramente così difficile creare contenuti più efficaci.Video montati con una semplice App, Riprese dal vivo, foto 360….no, non è così difficile, abbiamo strumenti straordinari che con una spesa irrisoria (a volte anche totalmente gratuiti) permettono di mettere online, sotto il naso di tutti, chi siamo e cosa stiamo facendo.

Linkedin è il posto più adatto se tutto questo lo utilizziamo per lavoro. Per esempio per il lancio di una nuova attività si può creare suspense prima dell’apertura, spiegare di cosa si tratta, illustrarlo con foto e video e poi boooom, 3, 2, 1 si parte con la video diretta durante l’inaugurazione e poi promozioni sulla pagina web, raccolta di dati, e-mail marketing…torna a trovarci e documentiamo ancora e ancora senza mollare quel legame che si è creato fin dai primi giorni. È’ una crescita costante, prima qualche amico che ne parla con i suoi amici e se li coinvolge riceve uno sconto, un premio “fedeltà” e……potrei andare avanti ore.

E invece no, non ci sono progetti di comunicazione, non ci sono contenuti, non si sa di cosa parlare (ma ce ne sarebbero di cose da dire, creare, costruire) e come un’asfaltatrice si spazzano via tutte le ideeche potrebbero aiutare a creare una community che parli di noi al posto nostro.Ed eccolo che riappare…lo slogan….la frase dello statista, di un compianto business man di successo, di una grande scrittrice o peggio ancora…le citazioni di se stessi. Basta!

Come faccio a sapere cosa fai e cosa fa la tua azienda se non capisco le foto che pubblichi? Che cosa mi stai facendo vedere? Non è che se non capisco allora sarò più incuriosita…semplicemente perderò interesse e ci perderemo di vista…un potenziale cliente che se ne va.

È’ evidente ormai che sui social creiamo il nostro personal brand, non solo quello dell’attività che rappresentiamo, e allora vogliamo sfruttare questo biglietto da visita? Vogliamo iniziare a pianificare quando, come e dove pubblicare? Facciamo magari anche una piccola analisi dei dati che i social ci forniscono, con questi ultimi modifichiamo gli orari di pubblicazione, identifichiamo il target di pubblico che è più interessato ai nostri prodotti ed iniziamo a coinvolgerlo sempre di più giorno dopo giorno creando iniziative mirate ad avere contenuti che soddisfino la richiesta degli utenti.

Ad ogni modo possiamo inventarci il contenuto più divertente, coinvolgente, originale del secolo ma se non interessa il nostro potenziale cliente sarà stato lavoro inutile, quindi iniziamo a fare un esercizio molto semplice ma spesso ignorato….ASCOLTIAMO.

omandiamo attraverso questionari, brevi form (mi raccomando che siano Mobile Friendly perchè chi ha voglia di rispondere a mille domande dal cellulare??) o creiamo una chat con cui dialogare con chi usufruisce o vorrebbe usufruire dei nostri servizi. Lasciamo che siano loro a dirci quello che cercano da noi.

Non è mai tardi per fare una pianificazione efficace. Proviamo?